Siamo in una cucina; sul tavolo c’è una pentola che gorgoglia, ed uno chef pronto a realizzare la sua pietanza. Tutto normale direte voi, se non fosse che a bollire in quella pentola non c’è dell’acqua, ma azoto liquido. Tranquilli, è una reazione normale, come è diventato normale il suo utilizzo in cucina, attraverso la tecnica del “grande freddo”.
Già, il freddo, perché questa è la caratteristica dell’azoto liquido: dentro quel recipiente abbiamo una temperatura vicina ai duecento sotto zero, -195,82 per l’esattezza.
Lo so, cosa state pensando. Ma non è pericoloso? L’azoto liquido, per molti non fa parte dell’esperienza quotidiana, non è un elemento usuale e forse per questo è sconosciuto. E si sa, ciò che non si conosce a volte fa paura. È normale, ma come vedrete non è questo il caso.