Una cucina saldamente ancorata al territorio della Pianura Padana dove prodotti e piatti tipici sono diventati fin dalle origini i capisaldi del tristellato dal 1996 il Ristorante Dal Pescatore, sapiente guidato in cucina da Nadia Santini, una delle cuoche italiane più conosciute al mondo e vincitrice nel 2013 del premio "miglior chef donna del mondo" al concorso The World's 50 Best Restaurants e dal figlio Giovanni Santini.
Quella del Ristorante Dal Pescatore è una storia familiare che inizia da lontano, negli anni ’20, quando Antonio Santini e Teresa Mazzi dopo le nozze decisero di aprire insieme un ristorante, che all’inizio era una semplice osteria e si chiamava «Vino e Pesce». Teresa era in cucina e Antonio sulla barca a pescare e poi tra i tavoli a servire. È da qui, da questa intima sintonia con il territorio di fiume e di pianura, che nasce l’anima del ristorante, che da allora si è sempre mantenuto fedele alle proprie origini.
Solo intorno al 1970 il nome del ristorante cambia e da «Vino e Pesce» diventa l’attuale «Dal Pescatore», trovando la sua vera vocazione: la cucina di livello, in cui continuità e innovazione si uniscono in modo inscindibile. Tutto all’interno dà l’idea di una sorta di focolare domestico, giunto ormai alla sua quarta generazione.
In sala ci sono Antonio e Alberto, padre e figlio, maître e sommelier. Davanti ai fornelli Nadia e Giovanni, madre e figlio. Loro quattro, insieme a Valentina, moglie dello chef, sono il ristorante.
Ai piatti della tradizione come il sorbir di agnoli, i tortelli di zucca, il riso alla pilota, i piedini di maiale con verze croccanti, la mostarda di anguria bianca, si sono affiancati nel tempo nuove preparazioni quali il fois gras con pesche e salsa al passito italiano, la terrina di astice con caviale e anguilla in carpione al profumo d’agrumi, le semplici ed essenziali tuiles di parmigiano reggiano, che introducono ogni pranzo del «Pescatore».