L’emergenza sanitaria legata al coronavirus (covid-19) ha profondamente cambiato la nostra quotidianità, costringendo milioni di persone a restare a casa, modificando i nostri stili di vita, le abitudini quotidiane e cancellando purtroppo anche tutti quegli appuntamenti legati alla nostra tradizione popolare e alla convivialità a tavola, come ad esempio quelli legati alla Pasqua.
Da sempre, infatti, le festività pasquali rappresentano per il nostro Paese un momento di riflessione ma anche di condivisione da trascorrere con amici e parenti assaporando a tavola i mille sapori della nostra cucina che da nord a sud regala un fiorire di ricette; dall’antipasto al dolce tutte rigorosamente con ingredienti stagionali e simbolici.
Quest’anno sarà diverso ma non per questo nelle case mancheranno quei piatti della tradizione che da sempre si tramandano nelle nostre famiglie; anzi, come la quarantena e in particolare i social ci hanno fatto vedere nelle ultime settimane, gli italiani quando sono a casa amano stare in cucina e sicuramente la Pasqua sarà una buona occasione per cimentarsi in ricette e preparazioni che negli anni passati erano realizzate solo da mamme e nonne e che purtroppo in molti casi quest’anno non potranno essere con noi.
E allora ecco la nostra piccola guida, un viaggio tra le tradizioni e le specialità culinarie delle varie regioni d’Italia; un piccolo memo sulle ricette simbolo da cercare di ricreare a casa in questi giorni di festa.
Il nostro viaggio parte dagli antipasti: sicuramente una delle preparazioni più famose è la Torta Pasqualina ligure, che pare sia nata addirittura nel 1400 nell’area di Genova. Di questa torna si preparano diverse versioni, tutte fatte di sfoglia sottile e con il ripieno di erbette o spinaci ai quali si può aggiungere ricotta, parmigiano grattugiato e le immancabili uova di quaglia lasciate intere al centro.
Al sud è immancabile il Casatiello napoletano: una ciambella salata fatta di pasta di pane lievitata, formaggio, ciccioli o salame e pepe; la particolarità è nelle uova intere e con il guscio incastrate sulla superficie della pasta, a simboleggiare la corona di spine.
Per i primi piatti ci spostiamo in Piemonte, dove è d’obbligo assaggiare i Ravioli del Plin, tipici della zona del Monferrato e delle Langhe, fatti di sfoglia fresca e conditi con sugo d’arrosto. Questa preparazione deve il suo nome al pizzicotto che ricevono per essere chiusi, il ‘plin’ in dialetto. Come prima portata è impossibile poi non menzionare la pasta al forno: una preparazione antica – dalle origini incerte – che è consumata in tutta Italia, declinata nelle sue varianti regionali e locali.
Passando alle seconde portate la tradizione vede agnello e capretto cucinati in molti modi diversi: dall’abbacchio al forno romano, all’agnello cacio e ova abruzzese passando ancora per l’agnello in umido alla maniera sarda, e anche se le abitudini moderne stanno lentamente cambiando, sulle tavole è comunque sempre presente anche un arrosto di maiale o manzo, accompagnato da patate novelle o verdure di stagione.
Infine, i dolci, dove si assiste a un tripudio di colori e sapori. Famosa e mangiata ormai in tutta Italia, la Colomba Pasquale è originaria della Lombardia e si può tranquillamente dire che sia il dolce più comune e consumato in queste festività. Si narra che la versione moderna sia nata negli anni ’30, quando alla milanese Motta – storica produttrice di panettoni – cercarono una ricetta che permettesse di usare i macchinari altrimenti fermi.
Non possiamo poi non nominare la Pastiera napoletana, tipica del periodo è ormai consumata durate tutto l’anno e viene preparata con grano cotto nel latte, ricotta, canditi e non deve mai mancare l’acqua di fiori d’arancio che le dona un sapore molto caratteristico.
Infine, le irrinunciabili uova di cioccolato. Le loro origini sono da ricondurre al re Sole, Luigi XIV; fu infatti lui che per primo, a inizio Settecento, fece realizzare un uovo di crema di cacao al suo chocolatier di corte. E poi, c’è la sorpresa, il regalo che l’uovo contiene al suo interno e che tutti, grandi e piccini, non vedono l'ora di scoprire: non si conosce bene la sua origine, ma secondo fonti storiche intorno al Settecento dalle parti di Torino c'era l'usanza di inserire un piccolo dono dentro le uova di cioccolato. Secondo questa interpretazione potrebbero essere stati quindi proprio i Piemontesi, maestri nell'arte del cioccolato, i primi a lanciare la moda delle uova pasquali con sorpresa.
Come abbiamo visto la nostra tradizione popolare è piena di ricette e preparazioni tipiche, più o meno semplici nella loro realizzazione. Non ti resta quindi che cimentarti anche tu in cucina per realizzare il tuo piatto della tradizione. Noi della Gourmet Services nell’augurarti buone festività pasquali ti invitiamo a visitare il nostro store dove troverai tutti gli accessori da utilizzare in cucina per dare un tocco gourmet a tutti i tuoi piatti.