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    8 marzo festa della donna. Il rosa è sempre più protagonista nelle cucine gourmet

    La ristorazione è uno dei pochi settori dove l’occupazione femminile supera quella maschile (è al 52%) ma le donne spesso non occupano posizioni apicali come quella di chef, si trovano invece a svolgere mansioni di livello inferiore, nonostante la tradizione popolare - almeno quella italiana - ci racconti come la figura femminile sia stata sempre al centro della gestione della cucina.

    In Italia, ma anche nel mondo, sono stati gli uomini a conquistare un ruolo sempre più di prim’ordine nel mondo dell’alta ristorazione. Una tendenza che però sta cambiando negli ultimi anni soprattutto a livello internazionale dove - ad esempio - le tanto ambite stelle Michelin sembrano colorarsi ogni anno sempre più di rosa.

    Il 2020 è stato un anno funesto per il settore, ma questo non ha fermato la cavalcata trionfale di alcune chef donne che hanno saputo conquistare l'olimpo della cucina: parliamo ad esempio di Hélène Darroze che per il 2021 la Michelin l’ha insignita con bene 5 stelle. Due in Francia per il suo ristorante Marsan a Parigi e poi tre a Mayfair a Londra per The Connaught all’Hotel Connaught nell’edizione Gran Bretagna.

    Uguale successo per la chef Clare Smyth, la prima donna irlandese con 3 stelle Michelin, l’ultima assegnata quest’anno a Core, il suo ristorante a Notting Hill.

    Infine, restando sempre nel panorama internazionale, non possiamo non menzionare Vicky Lau, proprietaria e chef del ristorante TATE Dining  Room a Hong Kong, a cui sono state assegnate due stelle Michelin dalla Hong Kong & Macau Guide. Con questo riconoscimento Vicky Lau è la prima donna in Asia ad essere stata insignita di due macaron.

    Purtroppo, guardando il nostro Paese, l’edizione 2021 della Guida Rossa non ha regalato grandi novità per il mondo rosa dato che nessuna donna è stata premiata con nuove stelle. Il numero resta quindi fermo a 43, mentre nel mondo siamo oltre 170.

    L’unico riconoscimento è andato a Marianna Vitale, chef del ristorante Sud di Quarto (Napoli) - una stella Michelin - che la Guida ha premiato come Chef Donna 2020. Parliamo di un premio molto ambito che nelle scorse edizioni ha visto prevalere alcuni degli astri nascenti della nostra cucina: Caterina Ceraudo del Dattilo a Strongoli, Fabrizia Meroi del Laite a Sappada e Martina Caruso del Signum a Salina.

    Il panorama italiano resta comunque ricco di grandissime chef che sono diventate “istituzioni” del mondo della ristorazione in rosa e che in occasione della festa dell’8 Marzo, la Festa della donna noi della Gourmet Services vogliamo ricordare e ringraziare invitandole ad approfittare anche della nostra nuova promozione che celebra il primo decennale della nostra attività: dal 10 al 17 marzo sul sito gourmetservices.it con ordine minimo pari a 150 euro (IVA esclusa), sarà applicato uno sconto del 10%. Per usufruire dello sconto è basta utilizzare il coupon 10ANNIGS

    Tornando alle nostre chef non possiamo che iniziare con Nadia Santini, del ristorante “Dal Pescatore”: premiata come migliore chef donna del mondo nel 2013 è una delle due donne chef italiane che può vantare tre stelle Michelin. La seconda che vogliamo ricordare è Annie Féolde, volto noto di molte trasmissioni tv: origini francesi ma con una vita trascorsa lungo le rive dell’Arno all’Enoteca Pinchiorri di Firenze. Dietro di loro (solo per il numero di stelle) c’è Valeria Piccini che di stelle Michelin né può vantare due per il suo ristorante “Da Caino” immerso nella campagna maremmana a Montemerano.

    Ci sono poi Antonia Klugman, eletta Cuoca dell’Anno nel 2017 dalla guida dei Ristoranti d’Italia dell’Espresso. Gestisce il suo ristorante l’Argine a Vencò a Dolegna del Collio (Gorizia), premiato con una stella Michelin nel 2014. 

    Cristina Bowerman, una stella Michelin dal 2010 per il “Glass Hostaria” a Roma. Miglior chef donna d’Italia nel 2013. 

    Viviana Varese: nel 2010, a 36 anni, la guida di Milano del Gambero Rosso le assegna il titolo di giovane emergente dell’anno e Identità Golose la incorona miglior chef donna. Nel 2011 la stella Michelin per il ristorante Alice a Milano.

    Nonostante le guide e i crescenti talent televisivi, dicano altro, l’universo femminile dei fornelli resta quindi in grande ascesa: oggi vedere una chef donna e di successo alla guida di ristoranti stellati non è più così insolito come si potrebbe pensare. Il mondo della ristorazione è in continua evoluzione ed è dunque giusto puntare i riflettori anche sulle donne chef che stanno dimostrato di avere un incredibile talento al pari, se non di più, dei colleghi maschi più famosi.



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