BATTAGLIA IN CUCINA: PACOJET™ VS. ROWZER

Corsa agli armamenti: Abbiamo dato il via allo scontro tra il Pacojet™ e il Rowzer nel nostro Cooking Lab.

GLI STRUMENTI IDEALI PER OTTENERE UNA TEXTUR UNICA NELLA TUA CUCINA

Non esiste un termine sostitutivo a “pacossare”, ovvero rendere omogenei ingredienti congelati partendo da un blocco di ghiaccio a circa –22°C., rendendo il prodotto finito soffice e cremoso. Questo obiettivo è stato raggiunto negli anni ottanta da un ingegnere svizzero; il suo progetto, infatti, aveva come scopo la costruzione di un macchinario infernale alto 50 cm. e lungo 20, che ottenesse tali risultati. Analogamente a quanto accadde a Steve Jobs, nel 1992 questi macchinari passarono dall'essere prodotti artigianalmente in garage, alle grandi catene di produzione e commercializzazione; questa tecnica rivoluzionaria fu da quel momento accessibile a tutti. Numerose cucine negli anni hanno adottato il Pacojet™ e ai giorni nostri questa macchina ha raggiunto addirittura anche le cucine di numerosi cuochi amatoriali.

Il principio di funzionamento è semplice: nel contenitore speciale, dalla capienza di un litro e realizzato in acciaio inossidabile, vengono introdotti tutti gli ingredienti. Il bicchiere viene riposto in congelatore/abbattitore alla temperatura di circa –22°C. in modo da ottenere un blocco omogeneo di ghiaccio, che comunemente viene definita “base”; esistono tre tipi di base: crema, sorbetto e spuma semifredda. Raggiunta la temperatura desiderata, il bicchiere viene inserito nel Pacojet™. 

Dopo aver inserito il numero di porzioni desiderate, le lame del Pacojet™ iniziano a ruotare a 2000 giri al minuto, riducendo la base in una texture voluminosa, grazie anche all’inserimento di aria ad una pressione di 1,2 bar. Questo basta per ottenere un prodotto finito gustoso, dal colore intenso e risparmiando tempo e denaro.

Negli ultimi anni è stata introdotta la nuova generazione di Pacojet™. Queste ultime sfruttano lo stesso principio ma mettono a disposizione dell'utente un touchscreen migliorato. I nuovi Pacojet 2™ consentono di realizzare preparati con ingredienti freschi acquistando in aggiunta il Coupe-Set.

Detto in parole semplici: Il Pacojet™ è il MacGyver degli attrezzi da cucina e si nota anche nel suo prezzo.

E’ proprio l’elevato prezzo a far nascere l’unica vera alternativa; in passato infatti l'unica possibilità era quella di acquistare un set di contenitori Pacojet™, e una lama da montare su qualche fantasioso trapano. Nasce così nel 2011 il Rowzer.

Il Rowzer è un prodotto della Taurus Group che ha deciso di far concorrenza al Pacojet™ sfruttando il suo stesso principio di funzionamento: il “frizionamento" di una base congelata con l’aggiunta di aria in pressione.

Mettendo a confronto il nonno Pacojet™ e la sua riproduzione più economica, ecco il risultato:

PACOJET 2 PLUS

·Rotazione lame / Sovrapressione: ca. 1 bar (Potenza nominale: 950 W)

·Misura e peso: larghezza di 182 cm, profondità di 360 cm e altezza di 498 cm. Peso: 15.7 kg.
·Valore aggiunto: Set di bicchieri per la preparazione di cibi non congelati.Potenza nominale: 950 W

ROWZER PLUS 

·Rotazione lame / Pressione : 2500 giri al minuto 
·Misura e peso: larghezza di 190 cm, profondità di 335 cm e altezza di 475 cm. Peso: 18 kg. 
·Valore aggiunto: Kit adattamento bicchieri PacoJet™ sul Rowzer, (opzionale). Possibilità di pulizia dell’albero di trasmissione di serie.

NUOVA OFFERTA GOURMET SERVICE SUL ROWZER PLUS

Potrai avere il nuovo Rowzer Plus più sei (6) bicchieri al prezzo di 5 euro al giorno (+ Iva) per trenta mesi.

Un’offerta imperdibile che ti permetterà di avere da subito in cucina la nuova macchina; senza nessun esborso iniziale e con la possibilità di vedere il ritorno economico immediato nella tua attività.

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RIASSUNTO

Il Rowzer è una valida alternativa al Pacojet™, è meno impegnativo nel prezzo e offre la possibilità di essere utilizzato con i bicchieri originali del Pacojet™. La differenza principale tra i due risiede nel fatto che il Rowzer è leggermente più lento, specialmente nella preparazione delle porzioni singole. Tuttavia questa sua caratteristica non si riflette nei risultati finali e risulta essere pressoché impercettibile.